A cura di Amerigo De Cesari –  Commendatore dell’Ordine e Commendatario della Commanderia “Sancti Petri” (Lucca)

           

PRENDERE LA CROCE OGGI

I Cavalieri Templari, gli Ospedalieri, o Cavalieri di S. Giovanni, del Santo Sepolcro e quelli di San Lazzaro, come noto, ebbero origine all’epoca delle Crociate ed erano composti da monaci di vari ordini e tipologie ed ognuna di essa espletava una specifica incombenza.
Come sappiamo, nel corso dei primi anni del 1300, un certo numero di Cavalieri Templari furono fatti prigionieri dai siniscalchi del Re francese e, dopo un processo farsa, una piccola parte fu fatta assassinare da Filippo, Re di Francia, contro il volere di Papa Clemente V°.
Queste vicende fanno sorgere, all’attento osservatore, delle domande. La più importante, a nostro parere, è una: Se i componenti dei vari Ordini cavallereschi erano monaci, come possono esistere, oggi, questi ordini?

Infatti:
1. i monaci avevano il voto di castità e, pertanto, non avevano figli, per cui i Cavalieri di questi Ordini monastici, non erano tali per discendenza ma, solo ed esclusivamente, per nomina.
2. essendo per nomina ed essendo ordini cavallereschi monastici, come possono esserci Cavalieri laici?
Ogni risposta a questi quesiti, porta ad una sola e semplice costatazione: nel corso dei secoli i vari Ordini monastici rimasti, si trasformarono, con il consenso del Papa, da monaci a laici.

Ed i Templari?
Quando Filippo “il Bello” venerdì 13 ottobre 1307 iniziò a far imprigionare i Templari, una parte dei cavalieri cercò di sottrarsi alla cattura ed una parte ci riuscì: 
I. una parte di Cavalieri s’imbarcarono sulle navi templari, alcuni alla volta della Scozia, altri verso altre mete, portando in salvo il tesoro dell’Ordine. In Scozia, sotto la protezione della potente famiglia dei Sinclair (ramo scozzese della famiglia francese dei Saint Claire), poi, piano piano, lasciarono l’ambito monastico, dando vita alla moderna Cavalleria Templare.
II. Un’altra parte di Cavalieri scappò disperdendosi per i vari regni d’Europa che non fossero sotto il controllo ed il dominio dei francesi, come in Scozia, Inghilterra, Germania, Spagna, Portogallo ed altri. Qui entrarono in altri Ordini o, come in Spagna e Portogallo ove proseguirono la loro vita sotto la protezione dei Re spagnoli e portoghesi, trasformando la loro esistenza, nel corso degli anni, da monaci in laici, fino alla scomparsa ufficiale, trasformandosi, in Spagna da Ordine del Tempio in Ordine di Calatrava.
In Portogallo l’Ordine subì un’evoluzione e Re Dionigi del Portogallo ottenne dal successore di Clemente V°, Papa Giovanni XXII° che l’antico Ordine mutasse nome, mantenendo i suoi simboli, la sua regola ed i possedimenti nell’Ordine, nella Milizia di Cristo. Ordine monastico guerriero che si laicizzò solo dopo varie decine d’anni.
III. Altri rimasero nell’area d’influenza della Francia e del Papato e la cosa più semplice per far perdere le tracce quale poteva essere?
Semplicemente non apparire “Templare”.
Se i soldati del Re di Francia davano la caccia ai monaci-guerrieri, la cosa più semplice per non farsi trovare era quella di non apparire più monaci, così, su consiglio del Siniscalco di Francia, una gran parte di Cavalieri Templari si rase la barba, si curò ed acconciò i capelli e prese moglie.
Da questi gruppi che non riuscirono, o non potettero, o non vollero fuggire, continuò segretamente, l’Ordine, cambiando, come detto, lo stato da monastico a laico.
È per questo che oggi possono esistere ancora dei Cavalieri Templari. 
Cavalieri veri, per discendenza reale, non per nomina, o per ricostituzione di ordini Neo-templari.

A tutti noi, appartenenti al prestigioso Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani, a volte capita di chiederci, o che ci venga chiesto, se ha un senso definirsi oggi, nel 2019, Cavalieri Templari.
Altre volte questa domanda ci è stata posta da chi non comprende i valori della Cavalleria Templare: da parenti od amici, che probabilmente ritengono anacronistico il richiamarsi alla tradizione templare, considerata desueta e cancellata.
Dall’anno 1118, ritenuto il momento della fondazione del nostro Ordine, tutto è profondamente cambiato, dal mondo, al sistema di vita, alle aspirazioni dell’umanità.
Non ci sono più le Crociate, ed i Templari non impugnano più la spada per proteggere i pellegrini dagli infedeli, ma i Cavalieri Templari non erano solo questo.
Se il “mondo Templare” si fosse ristretto solo a queste azioni, non avrebbe veramente senso per noi definirci Cavalieri Templari.
I Templari esprimevano, ed esprimono, anche un modo di pensare la vita, degli ideali da portare avanti e trasmettere, ma soprattutto erano, e sono, in continua ricerca di crescita spirituale.
Oggi, comunque, i Cavalieri, più che mai, non devono abbassare la guardia. Oggi, più che mai, c’è la necessità di restare vigili. Oggi, come non mai, la Cristianità è in pericolo.
In Italia vediamo, ad esempio, i continui tentativi da parte di qualche apostata, di eliminare il Crocefisso dai luoghi pubblici.
Ne è stato un esempio i tentativi fatti da un italiano convertitosi all’Islam, di far togliere il Crocifisso da aule e seggi elettorali.
Oggi, come non mai, nel mondo, si perpetrano attacchi ed attentati, contro i fratelli Cristiani!
Oggi, come mai, le sette sono in forte avanzata, arrivando a compiere sacrifici ed assassinii!
Oggi, come non mai, il mondo ha bisogno della Fede, delle Opere dei “Poveri Cavalieri di Cristo”.
Possiamo mai noi, Cavalieri Templari, assistere impassibili a questi attacchi alla Cristianità?
Possiamo mai noi, Cavalieri Templari, restare impassibili di fronte a questi eventi?
Certo, oggi non è con la spada che si combattono queste battaglie. Oggi è necessaria la forza della Fede a della parola. Una parola che può, e deve, essere ampliata dalla moderna tecnologia e dai mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione.
Adesso basta! Non è più il tempo di restare nascosti, di restare nell’ombra.
Oggi è il momento di uscire allo scoperto, di mostrare la faccia, di tornare a combattere per l’Onore e la Gloria di Nostro Signore.
Ed è per questo che, ancora oggi, c’è chi prende la Croce, chi vive già da tempo, o che si appresta a vivere da Cavaliere Templare.