Trattato di amicizia e collaborazione con i Cavalieri di San Nicola – Ordine della Nave

Bari – Padova, 5 ottobre 2020

Il Gran Cancelliere dell’Ordine Cav. Gr. Croce Marco Pirillo, in rappresentanza del Gran Maestro S.A.E. dom Albino Neves, e S.E. Cav. Giuseppe Massimo Goffredo, Presidente Princes-Gran Priore dei Cavalieri di San Nicola – Ordine della Nave, hanno firmato un accordo di amicizia e collaborazione.

Con la firma di questo documento inizierà una stretta collaborazione locale tra i Cavalieri di San Nicola – Ordine della Nave e i Cavalieri Templari della Commenda di Bari “Sancti Sepulcri”.

Di seguito una breve storia di questo antico Ordine cavalleresco marinaro, e l’interessantissimo libro curato dalla professoressa Angela Campanella.

L’Ordine della nave, fondato nel 1381 da Carlo III di Durazzo, re di Napoli e della Sicilia nonché re di Gerusalemme (titolo puramente onorifico, in quanto il regno era in mano ai nemici della Cristianità). 

Carlo III nello stesso anno fondò un nuovo ordine cavalleresco, detto della Nave o degli Argonauti (marinai) di San Nicola, con preciso scopo di riconquistare la Terra Santa  e vendicare la morte di Nostro Signore Gesù. La singolarità di quest’ordine cavalleresco erano le forti accentuazioni marinaresche.

L’Ordine della Nave si richiamava all’idea di crociata anche se lo scopo era quello di dare al suo fondatore, primo Gran Maestro,  un regno ed un titolo prestigioso, quello di “Difensore del Santo Sepolcro”.

La scelta di intitolare l’Ordine a San Nicola da parte di Carlo III sarà certamente dipesa dal fatto che San Nicola era uno dei santi più amati dai cavalieri degli ordini religioso-militari, e lo era soprattutto presso i Templari, tant’è che molti studiosi hanno creduto di trovare tracce templari ovunque ci fosse una chiesa dedicata a San Nicola.

San Nicola, nato in Turchia presumibilmente  tra il 260-28, divenuto vescovo della città di Mira nell’Asia Minore morì presumibilmente nell’anno 343, subito santificato, divenne presto un mito per tutte le genti del Mediterraneo, soprattutto tra i marinai, che si recavano numerosi in pellegrinaggio al suo sepolcro.

La storia racconta che quando i turchi invasero l’Asia Minore, a Bari, dove era già forte il culto di San Nicola presso i marinai locali, si pensò di sottrarre il corpo del santo dalle mani sacrileghe degli infedeli, e dargli nuova  e solenne sepoltura nella stessa città di Bari. 

Nel 1087 una nave con 62 marinai salpò dal porto di Bari e fece rotta verso Mira per trafugare il corpo del santo. Una volta approdati con un pretesto a Mira, nella notte scese dalla nave un gruppo di temerari, formato da 47 marinai armati, che infransero il sarcofago, e raccolsero con una rete le ossa del santo che trasudavano un liquido miracoloso (la rete spiega il perché San Nicola divenne in seguito anche il protettore dei pescatori).

A Bari si gettarono le fondamenta di una grande cattedrale terminata nel 1089, che ancora oggi custodisce nella sua cripta il sarcofago di San Nicola, meta di numerosissimi pellegrini.

Gli ortodossi attribuiscono a San Nicola molti grandi e gloriosi miracoli, aiutando chi stava per annegare salvandoli dal fondo. Viene invocato dai pescatori quando il mare infuria e la nave è in pericolo. San Nicola è venerato dai marinai come incontrastato signore dei venti e delle tempeste.

Il motto dell’Ordine è “Non cedo tempori” ovvero “I nomi degli insigniti non verranno dimenticati dal tempo”.

(notizie tratte dalla rete)

Angela Campanella: I Cavalieri di San Nicola

I Cavalieri Di San Nicola Di Angela Campanella